Educazione Stradale

Sicurezza è la condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere meno gravi danni, rischi, difficoltà, evenienze spiacevoli, e simili.
Gli ambiti della sicurezza sono tanti quanti i contesti in cui la persona vive e conduce la propria esistenza: casa, scuola, posto di lavoro, palestra, territorio, strada.

E’ un bene da ricercare e costruire attraverso adeguati comportamenti che si basano sul senso di responsabilità personale. Non percepire o sottovalutare il rischio, mette a repentaglio la nostra salute e quella degli altri.

Ciò che fonda la convivenza civile è il rispetto di regole condivise e accettate da tutti i cittadini, questo atteggiamento non va visto come limitazione all’espressione della libertà personale ma come condizione indispensabile affinchè la libertà individuale possa esprimersi al meglio.

Il codice della strada è un complesso di norme emanate per regolare la circolazione su strada di pedoni, veicoli e animali. Ogni stato al mondo ne definisce il contenuto, le modalità di attuazione e di esecuzione, in base al proprio ordinamento giuridico interno e agli accordi internazionali.


LA STRADA

Per strada si intende un’infrastruttura di trasporto destinata alla circolazione di veicoli, animali e pedoni.
La carreggiata è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, può essere costituita da una o più corsie di marcia.

I principali tipi di strada sono:

autostrade, sono dotate di recinzione, stazioni di ingresso, uscita, corsie di emergenza e sistemi di assistenza lungo il percorso.


strade extraurbane, sono esterne ai centri abitati e si dividono in statali, regionali, provinciali, comunali di campagna.


Una strada urbana è una strada che attraversa un centro abitato.

Strada urbana di scorrimento (cat. D): strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, e un’eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate. Strada urbana di quartiere (cat. E): strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi.


Pista ciclo pedonale, è una strada locale, urbana o extraurbana caratterizzata da una sicurezza a tutela dell’utenza debole della strada (pedoni, biciclette ecc.) escludendo il traffico motorizzato.


SEGNALETICA STRADALE

            I segnali stradali rappresentano delle linee guida per gli automobilisti, sono la base per il corretto comportamento sulle strade e senza di essi non sarebbe possibile circolare in condizioni di sicurezza. L’articolo 38 del codice della strada raccoglie tutti i cartelli stradali in 4 tipologie, a cui si aggiungono per completezza anche le segnalazioni degli agenti preposti alla regolazione del traffico.

I 4 TIPI DI SEGNALETICA STRADALI
Segnali stradali verticalisegnali di pericolo
segnali di prescrizione
segnali di indicazione
Segnali stradali orizzontali
Segnali complementari e di cantiere
Segnali luminosi

SEGNALI STRADALI VERTICALI

I segnali verticali si dividono a loro volta in segnali: di pericolo, di prescrizione e di indicazione. I segnali «temporanei» con fondo giallo annunciano lavori in corso.

SEGNALI DI PERICOLO

Un segnale di pericolo è un segnale stradale verticale. Ha di solito forma triangolare con uno dei vertici verso l’alto e di norma è posto a 150 m dall’inizio del pericolo che segnala. Un segnale di questo tipo indica la natura del pericolo e di conseguenza impone un comportamento adeguato ai conducenti.


SEGNALI DI PRESCRIZIONE

I segnali di prescrizione sono particolari tipi di segnaletica stradale verticale che comportano una prescrizione e sono posti nel punto dove inizia il divieto o l’obbligo. I segnali di prescrizione si suddividono in:

segnali di precedenza;
– segnali di divieto;
– segnali di obbligo.


SEGNALI DI INDICAZIONE

Sono segnali che forniscono agli utenti della strada informazioni necessarie o utili per la guida e per l’individuazione di itinerari, località, servizi ed impianti stradali.


SEGNALI STRADALI ORIZZONTALI

La segnaletica orizzontale è composta da tutte le strisce e le scritte che si possono incontrare sulla strada con funzione di prescrizione o di indicazione per regolamentare la circolazione di veicoli e persone.

La segnaletica orizzontale è subordinata alle restanti forme di segnaletica (verticale, luminosa e manuale degli agenti del traffico), questo significa che vi è sempre la prevalenza della segnaletica verticale su quella orizzontale.


SEGNALI STRADALI COMPLEMENTARI E DI CANTIERE

Per Segnaletica Complementare si intende tutta quella segnaletica che evidenzia a distanza il tracciato stradale, soprattutto in corrispondenza di curve, punti critici e ostacoli. Un esempio di questo tipo è il delineatore in alto che serve, appunto, a segnalare un ostacolo.

Segnali Temporanei e di Cantiere sono posti per Breve Tempo ed indicano un Pericolo o la presenza di un Cantiere Stradale. SOLITAMENTE SONO DI COLORE GIALLO!


I PEDONI

Il pedone (art. 190) è l’utente della strada che si sposta a piedi. A lui sono riservati i margini rialzati dela strada, detti marcapiedi, o altri spazi opportunamente protetti. Essi rappresentano, insieme ai disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloroi quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade, l’utente debole sulla strada.

I VEICOLI

Il codice della strada intende per veicoli tutte le macchine di qualsiasi specie che circolano sulle strade guidate dall’uomo (art. 46). I veicoli vengono classificati come segue (art. 47):

  • a) veicoli a braccia;
  • b) veicoli a trazione animale;
  • c) velocipedi;
  • d) slitte;
  • e) ciclomotori;
  • f) motoveicoli;
  • g) autoveicoli;
  • h) filoveicoli;
  • i) rimorchi;
  • l) macchine agricole;
  • m) macchine operatrici;
  • n) veicoli con caratteristiche atipiche.

Tratteremo le categorie maggiormente interessate all’età 11-14 anni.


Art. 50. Velocipedi

I velocipedi sono veicoli di qualsiasi specie che circolano sulle strade e che sono guidate dall’uomo. Nel linguaggio comune capita spesso di pensare che i velocipedi non siano altro che biciclette. In realtà, la legge stabilisce che sono velocipedi tutti quei veicoli a due o più ruote, privi di motore, che si muovono soltanto se viene ad essi impressa forza esclusivamente di tipo muscolare attraverso i pedali o altri dispositivi simili.

Oltre alle biciclette, dunque, sono velocipedi anche i risciò, i tandem e anche le cosiddette handbike. Queste ultime sono biciclette a tre ruote, due posteriori e una anteriore, che si muovono imprimendo alle manovelle la forza muscolare delle braccia e che vengono utilizzate soprattutto dalle persone che presentano una limitazione funzionale degli arti inferiori.

L’art. 50 del codice della strada identifica come velocipedi anche le biciclette con pedalata assistita.  Per essere considerate velocipedi, tuttavia, le biciclette con pedalata assistita devono essere dotate di un motore ausiliario elettrico la cui potenza massima non superi gli 0,25 KW e la cui alimentazione si riduce progressivamente ed infine si interrompe quando si raggiunge la potenza massima o se si smette di pedalare.

Se la potenza massima del motore viene superata  e se il motore funziona anche se si smette di pedalare,  non abbiamo a che fare con una bicicletta bensì con uno scooter elettrico, che il codice della strada considera come un ciclomotore. Per guidarlo, pertanto, sarà necessario munirsi di casco e patentino e il veicolo dovrà essere assicurato e targato, altrimenti potresti dover pagare pesanti sanzioni pecuniarie, oltre a subire l’applicazione delle sanzioni accessorie.

 L’art. 50 del codice della strada, oltre a stabilire quali sono le caratteristiche tecniche di un velocipede, fissa anche precisi limiti dimensionali. Le biciclette, i tandem, i risciò e gli altri tipi di velocipedi non possono superare le seguenti dimensioni:

  • 1,30 metri di larghezza;
  • 3 metri di lunghezza;
  • 2,20 metri

 Insieme alle caratteristiche tecniche e dimensionali previste dalla legge, per poter circolare i velocipedi devono essere muniti di una serie di dispositivi di equipaggiamento, sotto elencati, che permettono ai loro conducenti di circolare in sicurezza:

  • appositi sistemi di frenatura;
  • un campanello per la segnalazione acustica;
  •  luci bianche o gialle anteriori e luci rosse e catadiottri rossi nella parte posteriore, per la segnalazione luminosa. 

Il secondo ed il terzo punto non sono applicati nel caso di competizione sportiva.

Chi circola su un velocipede con dispositivi mancanti o non idonei è soggetto a multa.

Qualora il velocipede non fosse guidato, ma condotto a mano, il ciclista è assimilato al pedone.


Art. 52. Ciclomotori

Il ciclomotore, conosciuto anche come ‘motorino’, è un veicolo a motore a due o tre ruote caratterizzato dalla sua bassa potenza con le seguenti caratteristiche:

a) motore di cilindrata non superiore a 50 cc, se termico;

b) capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 45 km/h.

2. I ciclomotori a tre ruote possono, per costruzione, essere destinati al trasporto di merci.

3. Le caratteristiche di entrambi devono risultare per costruzione. Nel regolamento sono stabiliti i criteri per la determinazione delle caratteristiche suindicate e le modalità per il controllo delle medesime, nonché le prescrizioni tecniche atte ad evitare l’agevole manomissione degli organi di propulsione.

4. Detti veicoli, qualora superino il limite stabilito per una delle caratteristiche indicate nei commi 1 e 2, sono considerati motoveicoli.

PER GUIDARE IL MOTORINO

L’età minima per condurre i ciclomotori è 14 anni ed è richiesto il possesso della patente AM detta anche patentino ciclomotore.

Il ciclomotore, per circolare, deve essere munito di:

a) certificato di circolazione (libretto);

b) una targa, che identifica l’intestatario del certificato. La targa è personale e viene trattenuta dal titolare in caso di vendita

Uso del casco protettivo (art. 171)

Durante la marcia ai conducenti di ciclomotori è fatto obbligo di indossare e di tenere regolarmente allacciato il casco protettivo conforme ai tipi omologati.

Nello scontro fra una motocicletta a 20 km/h e un’automobile che procede in verso opposto a 40 km/h, il motociclista può cadere e subire un trauma alla testa paragonabile alla caduta dal quarto piano di un edificio. Se il motociclista indossa il casco ben allacciato, riduce del 75% il rischio di trauma cranico.

DIVIETI E PRESCRIZIONI

Art. 54. Autoveicoli

Gli autoveicoli sono veicoli a motore con almeno quattro ruote, esclusi i motoveicoli, e si distinguono in:

a) autovetture: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente; b) autobus: veicoli destinati al trasporto di persone equipaggiati con piu’ di nove posti compreso quello del conducente; c) autoveicoli per trasporto promiscuo: veicoli aventi una massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t o 4,5 t se a trazione elettrica o a batteria, destinati al trasporto di persone e di cose e capaci di contenere al massimo nove posti compreso quello del conducente; d) autocarri: veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all’uso o al trasporto delle cose stesse; e) trattori stradali: veicoli destinati esclusivamente al traino di rimorchi o semirimorchi; f) autoveicoli per trasporti specifici: veicoli destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari condizioni, caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature relative a tale scopo; g) autoveicoli per uso speciale: veicoli caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto proprio. Su tali veicoli e’ consentito il trasporto del personale e dei materiali connessi col ciclo operativo delle attrezzature e di persone e cose connesse alla destinazione d’uso delle attrezzature stesse; h) autotreni: complessi di veicoli costituiti da due unita’ distinte, agganciate, delle quali una motrice. Ai soli fini della applicazione dell’art. 61, commi 1 e 2, costituiscono un’unica unita’ gli autotreni caratterizzati in modo permanente da particolari attrezzature per il trasporto di cose determinate nel regolamento. In ogni caso se vengono superate le dimensioni massime di cui all’art. 61, il veicolo o il trasporto e’ considerato eccezionale; i) autoarticolati: complessi di veicoli costituiti da un trattore e da un semirimorchio; l) autosnodati: autobus composti da due tronconi rigidi collegati tra loro da una sezione snodata. Su questi tipi di veicoli i compartimenti viaggiatori situati in ciascuno dei due tronconi rigidi sono comunicanti. La sezione snodata permette la libera circolazione dei viaggiatori tra i tronconi rigidi. La connessione e la disgiunzione delle due parti possono essere effettuate soltanto in officina; m) autocaravan: veicoli aventi una speciale carrozzeria ed attrezzati permanentemente per essere adibiti al trasporto e all’alloggio di sette persone al massimo, compreso il conducente. n) mezzi d’opera: veicoli o complessi di veicoli dotati di particolare attrezzatura per il carico e il trasporto di materiali di impiego o di risulta dell’attivita’ edilizia, stradale, di escavazione mineraria e materiali assimilati ovvero che completano, durante la marcia, il ciclo produttivo di specifici materiali per la costruzione edilizia; tali veicoli o complessi di veicoli possono essere adibiti a trasporti in eccedenza ai limiti di massa stabiliti nell’art. 62 e non superiori a quelli di cui all’art. 10, comma 8, e comunque nel rispetto dei limiti dimensionali fissati nell’art. 61. I mezzi d’opera devono essere, altresi’, idonei allo specifico impiego nei cantieri o utilizzabili a uso misto su strada e fuori strada.

TIPI DI PATENTE

Patente AM si può conseguire al raggiungimento dei 14 anni di età e consente di guidare:

  • ciclomotori a due ruote 
  • veicoli a tre ruote 
  • quadricicli leggeri

Con la patente A si potranno guidare le seguenti tipologie di motocicli:

  • motocicli, ossia veicoli a due ruote, con motore con cilindrata superiore a 50 cm³ A seconda della cilindrata e della potenza del mezzo la patente potrà essere conseguita:
  • Patente A1: 16 anni
  • Patente A2: 18 anni
  • Patente A: 24 anni

La patente B permette di guidare autoveicoli per trasporto di persone e di cose massimo di nove posti totali

  • macchine agricole
  • macchine operatrici
  • mezzi adibiti a servizio di emergenza

La patente C è quella che permette la guida dei camion,  ovvero i veicoli adibiti al trasporto cose in conto proprio.  Per conseguile questa patente bisogna avere compiuto 21 anni.

La patente D permette di guidare autoveicoli per trasporto di persone. L’età minima per il conseguimento di questa patente è 21 anni o 24 anni


PRUDENZA PRUDENZA PRUDENZA PRUDENZA

MODERARE LA VELOCITA’ ALL’INCROCIO

ALLO STOP DARE LA PRECEDENZA A DESTRA E SINISTRA

SI SORPASSA SEMPRE A SINISTRA

DIVIETO DI SORPASSO SE IL VEICOLO CHE CI PRECEDE E’ FERMO ALLE STRISCE PEDONALI

TENERE LA DESTRA SULLA CARREGGIATA

NO SORPASSO IN CURVA

VIETATO SOSTARE SULLE STRISCE PEDONALI

RISPETTARE SEMPRE LA SEGNALETICA STRADALE

DARE LA PRECEDENZA A DESTRA NEGLI INCROCI PRIVI DI SEGNALAZIONE

VIETATO SORPASSARE CON VISIBILITA’ RIDOTTA

DIVIETO DI SOSTA NEL PARCHEGGIO PER DISABILI SENZA AUTORIZZAZIONE

SI DEVE DARE LA PRECEDENZA A CHI VIENE DA DESTRA